domenica 22 giugno 2025

Licola ha visto tutto!


Dalle telefonate che sono state intercettate con Licola si sentono i controllori che fanno riferimento all' ALFA GOLF 266 e alla LIMA KILO 477.

https://app.mediafire.com/folder/mhj0sc05b1puw

dalla nota del seguente file viene riportato che:
WP000903_001 (Procura di Roma, Vol. 1 Fasc. 99, pag. 3)

LE TRACCE ZOMBIE RISCONTRATE SONO:

AG262 (ALL. 44),
AG266* (ALL. 49);
AJ414 (ALL. 78);
LJ041 (ALL. 79);
AJ453 (ALL. 99);
LJ011 (ALL. 100);
LK477* (107);
AG276 (ALL. 121);
AM207 (ALL. 123),
AG301 E AG302 (ALL. 139),
AM211 (ALL. 140),
LE157* E LE177 (ALL. 154),
AJ032 (ALL. 155),
AJ402 E AK111 (ALL. 156),
AM212 (ALL. 159),
AK670 E LL421 (ALL. 165),
AG306 (ALL. 166),
LK477* (ALL. 167);

in grassetto ho evidenziato le tracce di nostro interesse.


*LE157:

E' curioso come il NTN LE157 che appartiene al DC9 nel tratto toscano, Bianchini dal suo appunto gli risulta classificato come Zombie.
Se LE157 fosse zombie è probabile che in quella fase era già un velivolo che era "di conserva" al DC9


*AG266:

E' la traccia registrata da Licola.
Licola dalle telefonate è convinto che AG266 è il DC9 in aerovia dell' A13


*LK477:

Secondo la perizia Dalle Mese risulta che LK477 è il DC9, in base ai dati da loro confrontati tra Marsala (w l'inaffidabilità) e i dati dei plottaggi di Licola loro associano LK477 (riportata dai plottaggi di Licola ma mai citata nelle telefonate come detto) ad AJ421 (secondo quale meccanismo?)

In Dalle Mese c'è scritto
https://www.stragi80.it/documenti/gi/perizie/087.pdf
pagina 149 del PDF.

- LK477 Friend - Scende in aerovia verso PMO. È riportata tra le 18.55 e le 19.00. Vedasi Fig.D.3. È registrata a Marsala con track No. AJ421 (per Marsala vedasi Fig.C.44). Non viene identificata come DC9 Itavia dal personale di Licola, che continua a riportare il suddetto a voce con AG266. Solo a posteriori si è potuto correlare la presente con il DC9 (anche qui, quale criterio è stato utilizzato?).

Il CP non è in grado di fornire indicazioni in merito all'assegnazione del track No. In quanto esso sarebbe indicativo dell'area di responsabilità di Potenza Picena. Non essendovi riporti da altri siti (PB e PP) avrebbe dovuto avere denominativo AG.

segue:

- AG266 Friend - Si muove verso PMO sulla stessa aerovia della LK477, circa 13 minuti dopo la suddetta; trattasi del volo KM153 Londra-Malta di SIF3=1235. Vedasi Fig.D.3.
È registrata a Marsala in un primo momento come LG477 (in provenienza dall'area di responsabilità di Poggio Ballone). Successivamente (durante la Synadex) viene riinizializzata come AJ061, salvo assegnarle subito dopo AG262; si sarebbe dovuta chiamare AG266, se si considera la sequenza numerica di impiego per i denominativi AG (in effetti l’ultima impiegata era stata AG265 e la AG262 era già stata usata); per Marsala vedasi Fig.C.42.


Qui personalmente ho l'impressione che la Dalle Mese di sua personale iniziativa associa questa traccia all'air malta con il NTN AG266 Friendly. Le telefonate invece facevano riferimento ad orari più prossimi a quelli del Dc9 Itavia rispetto all'Air Malta.

Se teniamo conto del funzionamento NADGE abbiamo che:

LK477 secondo il plottaggio di Licola è una traccia che è stata inizializzata dalla zona di competenza di Potenza Picena ( LK ).

Se si considera il funzionamento della Free Plot Area, quindi il registrare "tracce di interesse" ed escludere le friendly (come i voli civili) le tracce che sono trasmesse a Licola sono tracce che hanno un certo significato "operativo" mantenendo NTN di chi lo ha inizializzato. la AG266 di Licola (non la AG266 friendly di Dalle Mese per intenderci) potrebbe appartenere ad un velivolo decollato poco prima e mantenutosi a bassa quota fino al ricongiugimento con il DC9.

E' evidente che la questione su queste 2 tracce è stata di rilievo per l'Aut. Giud. (A.G.), sicuramente è in questo punto del volo che va capito "Chi c'è e cosa sta facendo"


dal seguente doc si legge (perdonate la lunghezza della citazione ma era necessaria secondo me)


Volume 1 - Fasc. 321 - pag 6 - WP000299_001


II.18.3. I DATI DEL RADAR DI LICOLA

NESSUN DUBBIO VI E' SULLA INATTENDIBILITA' DEI DATI FORNITI DALL'AERONAUTICA MILITARE E RELATIVI ALLA BASE DI LICOLA.


segue:

SECONDO I "PLOTTAGGI" TRASMESSI DA LICOLA PER TELEFONO NELL'IMMEDIATEZZA A MARTINA FRANCA (3° ROC), CHE INDIVIDUANO CORRETTAMENTE IL DC9 CON LA LK477, CHE IN EFFETTI MANIFESTA L'ULTIMO PLOT SUL LUOGO DEL DISASTRO, UN'ALTRA TRACCIA SI TROVAVA NELLE STESSE COORDINATE IN CUI SI SAREBBE DOVUTO TROVARE L'AIR MALTA QUALORA NON AVESSE AVUTO IL SUDDETTO RITARDO DI 13,30 MINUTI, RITARDO NON COMUNICATO NE' A LICOLA NE' A MARSALA.

Il ritardo dell'Air Malta nacque da un equivoco dovuto a una interpretazione sbagliata delle comunicazioni radio tra L'Air Malta stesso e Roma ACC riguardo ad un punto di riporto sull'Alfa


http://ih870.altervista.org/lc/sbaglio/sbaglio.html#ritardo

segue

LA STORIA DELL'AG266 E' MOLTO IMPORTANTE, ANCHE PERCHE' ESSA SI RICOLLEGA ALL'INTERPRETAZIONE DELLE TRACCE PR7 E PR8; PROPRIO L'INDIVIDUAZIONE DELLA ORIGINARIA AG266 POTREBBE IN REALTA' ESSERE UNA DELLE RAGIONI DELLA SOPPRESSIONE DEL DA1.

LA TRACCIA DI RIFERIMENTO, CUI SARA' POI ATTRIBUITO IL NTN AG266, E' IL VOLO AIR MALTA KM153. ESSA SI ORIGINA COME MG715 CON SIF-3 = 0323, TRASMESSA DA MARSIGLIA, POI LG477 CON SIF-3 = 0323 PRESA IN CARICO DAL SITO DI MORTARA E DA QUEST'ULTIMO TRASMESSA A POGGIO BALLONE; QUINDI LG477 CON SIF-3 = 1235 NEL PERIODO IN CUI E' SEGUITA DAL SITO TOSCANO E CON TALE CODICE DI SIF-3 ANCHE DAL RADAR CIVILE DI FIUMICINO; DIVIENE QUINDI AG262 PER LICOLA E AG262 E AJ061 PER MARSALA CON IL SIF-3 INVARIATO. LA TRACCIA IN QUESTIONE AVREBBE DOVUTO ESSER RILEVATA SU PONZA ALLE ORE 18,50 CIRCA ED ALLE ORE 19,00 TROVARSI NEI PRESSI DEL LUOGO DEL DISASTRO. IN REALTA' IL VOLO ACCUSA UN RITARDO DI CIRCA 13,30 MINUTI E NEL MOMENTO IN CUI SI SAREBBE DOVUTO TROVARE ALL'ALTEZZA DI PONZA NAVIGA INVECE AL LARGO DELL'ARGENTARIO.

TALE TRACCIA E' L'AG266 CHE SI TROVA SU PONZA ALLE 18,50 A COORDINATE GEOREF PL0050 ED ALLE ORE 18,59 A 1 MINUTO DAL PUNTO BRAVO, CIRCA 25 NM A SUD DEL PUNTO DELL'INCIDENTE. IL VELIVOLO, ALLO STATO SCONOSCIUTO, NAVIGA PARALLELAMENTE AL DC9 E COINCIDE CON IL GREZZO AVVISTATO DALL'IO DEL SITO DI MARSALA, MARESCIALLO CARICO, NONCHE' - IN UN PRIMO TRATTO - CON L'ULTIMA DELLE PR AVVISTATE DA FIUMICINO (PR8).

QUESTA TRACCIA, PERO', VIENE FATTA SCOMPARIRE NEL "PLOTTAGGIO" CHE LICOLA TRASMETTE L'11.07.80, NEL CONTESTO DELLA RACCOLTA DEL MATERIALE DA INVIARSI ALL'AUTORITA' GIUDIZIARIA.

PER POTER SOPPRIMERE I RIFERIMENTI ALLA TRACCIA AG266 SI PONGONO IN ESSERE LE SEGUENTI OPERAZIONI:

* SI ATTRIBUISCE ALL'AIR MALTA IL N.T.N. AG266, CHE QUEL VOLO PERO' NON HA MAI AVUTO, COME SI E' VISTO NELLA INDICAZIONE DEI DIVERSI NATO TRACK NUMBER CHE IL VOLO HA VIA VIA ASSUNTO;

* SI SPOSTA IN AVANTI DI 15 MINUTI CIRCA RISPETTO AI PLOTTAGGI DELLE TELEFONATE L'AG266;

* SPARISCE IL MESSAGGIO PER TELESCRIVENTE CHE LICOLA TRASMETTE A MARTINAFRANCA ALLE ORE 23,05 E CHE RIPORTA LE DUE TRACCE COME COEVE E PARALLELE;

* SPARISCE IL N.T.N. ATTRIBUITO DA LICOLA ALL'AIR MALTA, MA DI CUI RIMANE TRACCIA SUL REGISTRO DELL'I.C. E SULLA T.H.R. DI MARSALA (AG262).

GLI OPERATORI DEL SITO RADAR DI LICOLA, CHE NEL 1980 OPERAVA IN FONETICO-MANUALE, INCORRONO NELLO STESSO ERRORE DI VALUTAZIONE DEGLI OPERATORI DI MARSALA SULL'IDENTIFICAZIONE DEL DC9, DELL'AIR MALTA E DEL TERZO GREZZO AD OVEST DI PONZA. CIO' IN QUANTO ANCH'ESSI, COME DETTO, NON SONO STATI AVVISATI NE' SI SONO RESI CONTO DEL RITARDO DI CIRCA 13,30 MINUTI PORTATO DALL'AIR MALTA RISPETTO AL PIANO DI VOLO. IN EFFETTI IL TPO E L'IO PLOTTANO E TRASMETTONO VIA FILO, TRA LE ORE 18,50 E LE 19,00, DUE TRACCE, L'AG266, ATTRIBUITA PRIMA AL DC9 E SUCCESSIVAMENTE, PREVIO "SPOSTAMENTO" DI 15' SUL PLOTTAGGIO, ALL'AIR MALTA, E LA LK477 CHE ALLA FINE VERRA' CORRELATA AL DC9.

L'AG266 VIENE PLOTTATA SINO A 30 MIGLIA A SUD DELL'INCIDENTE IN PK0010 ALLE ORE 19,00 E TANTO SI RILEVA SIA DALLE TELEFONATE CHE DALL'ANNOTAZIONE SUL REGISTRO DELL'INTERCEPT CONTROLLER (IC) DI MARSALA (NON E' STATO INVECE MAI CONSEGNATO E DUNQUE DEVE CONSIDERARSI SOPPRESSO IL REGISTRO DEL MASTER CONTROLLER - MC).

TALE TRACCIA VIENE INIZIALIZZATA SU PONZA ALLE ORE 18,50 E NON PUO' ESSERE L'AIR MALTA CHE, ALLA STESSA ORA, SI TROVAVA ANCORA AL LARGO DELL'ARGENTARIO. PER LICOLA NON PUO' NEANCHE ESSERE IL DC9 IN QUANTO, COME DETTO, IL PLOTTAGGIO SI ESTENDE SINO A 30 NM A SUD DELL'INCIDENTE E LA VELOCITA' E' STIMABILE IN 600NM, NON CONGRUENTE CON QUELLA DEL DC9 CHE IN QUEL MOMENTO VIAGGIA A CIRCA 420/460NM



(V. RILEVAZIONI DI FIUMICINO E MARSALA).

CORRELABILE CON IL DC9 APPARE INVECE LA LK477, ANCHE SE NON E' COMPRENSIBILE L'ATTRIBUZIONE DI UN NTN CHE SEMBRA ORIGINATO DA POTENZA PICENA E DEL QUALE NON SI TROVA TRACCIA NE' NELLA THR DI POGGIO BALLONE NE' IN QUELLA DELLA STESSA POTENZA PICENA.

PARTICOLARMENTE INTERESSANTE APPARE LA CONFUSIONE CHE VIENE FATTA TRA LA TRACCIA SCONOSCIUTA E QUELLA DEL DC9, RISULTANTE DALLE TELEFONATE E DAI PLOTTAGGI CONCERNENTI LE TRACCE AG266 E LK477, LA SECONDA COLLOCATA AD OVEST DELLA PRIMA.

L'AG266 VIENE PRIMA IDENTIFICATA COME DC9 (CFR. LE TELEFONATE CITATE) E ATTRIBUITA POI ALL'AIR MALTA. LA LK477, SIGLA DI PROVENIENZA SCONOSCIUTA, VIENE ATTRIBUITA AL DC9. LE DUE TRACCE SONO COEVE E, DAL TRACCIAMENTO EFFETTUATO SU CARTINA GEOREF, APPAIONO MOLTO VICINE.

L'evidenza che a Licola si è potuto ben vedere cosa è successo è innegabile, come è innegabile il fatto che queste 2 tracce rappresentano qualcosa di veramente importante da analizzare.

Quello che mi viene da fare come ragionamento finale è che:

Ci sono forti elementi che discordano di parecchio su quanto riportato erroneamente nella Dalle Mese ed evidenziano una situazione MOLTO POCO CHIARA e dal momento che non si ha una spiegazione su queste 2 tracce e su un ipotetico decollo del MIG da Pratica mantengo ancora valida l'ipotesi che il MIG (o comunque un aereo "sconosciuto") sia decollato da Villafranca.


qui la mappa relativa di Licola.






Seguendo quello che è riportato nella lunga citazione in merito ai 13m:30s di ritardo (veritiero?) dell'Air Malta e considerando le telefonate che affermano che l'ALFA GOLF 266 era su Ponza alle 18:50 circa sembra evidente che quell'AG266 non può essere l'Air Malta.

Per tanto ho voluto fare la sottrazione temporale della traccia AG266.
Sottrazione arbitraria si ma anche secondo l'AG qualcuno ha giocato al "Ritorno al futuro" con questa traccia. Il risultato in termini di orari verrebbe fuori questo.








si vedono palesemente 2 tracce che negli stessi frangenti temporali (come per le telefonate) volano nel tratto di Ponza.

Mi vien da pensare che se AG266 viaggia ad 600nm come riportato poco sopra è del tutto plausibile che alle 19:00 si trovi circa 20-30nm a Sud dell'ultimo punto noto del Dc9.


Riprendendo la citazione precedente:

TALE TRACCIA E' L'AG266 CHE SI TROVA SU PONZA ALLE 18,50 A COORDINATE GEOREF PL0050 ED ALLE ORE 18,59 A 1 MINUTO DAL PUNTO BRAVO, CIRCA 25 NM A SUD DEL PUNTO DELL'INCIDENTE. IL VELIVOLO, ALLO STATO SCONOSCIUTO, NAVIGA PARALLELAMENTE AL DC9 E COINCIDE CON IL GREZZO AVVISTATO DALL'IO DEL SITO DI MARSALA, MARESCIALLO CARICO, NONCHE' - IN UN PRIMO TRATTO - CON L'ULTIMA DELLE PR AVVISTATE DA FIUMICINO (PR8).



E' plausibile che la AG266 corrisponda alla PR8 presente sui tabulati di Roma


PR6-PR7-PR8





PR6






PR7






PR8






















sabato 21 giugno 2025

Fin dal 1996 l'Autorità Giudiziaria sapeva che sui cieli della Toscana accanto al DC9 non c'era il TF-104G di Naldini e Nutarelli ma un altro velivolo

La NOTA TECNICA - WP001560_001 Vol.1 Fasc 245 - certifica che accanto al DC9 sulla Toscana non vola un TF-104G prima di atterrare a Grosseto.







A pagina 4 della suddetta nota tecnica è presente un passaggio molto importante per stabilire i velivoli che potevano o non potevano emettere risposte di SOLO MODO 3

(4)  ERANO  IN DOTAZIONE AI VELIVOLI DI F.A. DIVERSI TIPI DI  APPARATI  IFF/SIF,
DIVERSIFICATI SIA IN RELAZIONE ALLE CAPACITA' / CARATTERISTICHE TECNICHE CHE IN RELAZIONE ALLE POSSIBILITA' / PROCEDURE D'IMPIEGO.

AL RIGUARDO,
SULLA BASE DELLE INDICAZIONI DESUMIBILI DALL'INTERPRETAZIONE DI QUANTO CONTENUTO NEI DOCUMENTI MESSI A DISPOSIZIONE DAL G.D.L. USTICA DELLO SMA E RIPORTATI IN ALLEGATO "D" E CIOE'

T.O. 1F-104G-1 SECTION IV, CHANGE 9 DA PAG. 4-17 A PAG. 4-18 E CHANGE 8 DA PAG. 4-19 A PAG. 4-20 (AN/APX-46 IFF CONTROL PANELS)


E

AER.IF-104S/ASA-1 DA PAG. 1-76  A  PAG.  1-81, 






























RISULTA CHE GLI APPARATI  IFF/SIF DEI VELIVOLI F104G E F104S/ASA NON SONO DOTATI DI SWITCH PER IL DISINSERIMENTO DEL SOLO MODO 1, CONTRARIAMENTE A QUANTO RISULTA INVECE POSSIBILE PER I MODI 2 E 3.

NE  CONSEGUE CHE, 

QUALORA L'APPARATO  DI  TERRA  FOSSE  PREDISPOSTO CORRETTAMENTE PER L'INTERROGAZIONE E DA BORDO FOSSERO ATTIVATE LE RISPOSTE DI MODO 2 E/O 3, EVENTUALI TRACCE CUI E' ASSOCIATA UNA RISPOSTA ESCLUSIVAMENTE DI MODO 3, SENZA RISCONTRO POSITIVO SUL MODO 1, NON POSSONO ESSERE CORRETTAMENTE RIFERITE AD UNO DEI SUCCITATI VELIVOLI.                                                         


Ora se si osserva il plottaggio di Poggio Ballone in merito alla traccia del "nostro TF-104G di Naldini e Nutarelli" si osservano molte risposte di SOLO SIF 3 (MODO 3/A) a qualità 7.



                                                                                                  

                                                                                                  SIF1 SIF2 SIF3



Legenda:
GIALLO: Gruppi di plot dove viene riportato il codice 73
VERDE: Plots con SIF modo1 escluso, attivi il modo2 e/o 3.
ROSSO: Buco temporale TAB. POGGIO BALLONE

Questo dimostra in maniera più che evidente e lasciando fuori ogni tipo di deduzione o opinione che questa traccia NON PUO' ESSERE ASSOLUTAMENTE IN ALCUN MODO un TF-104G.

Per tanto, la leggenda dei 2 piloti che sqwakkarono ALLARME GENERALE decade di fronte a tutto ciò.

Non è un dato certo su che tipo di velivolo sia questo qui, quel che è certo è che con un SIF-2 "7777" e non assumendo alcun ruolo identificativo con il SIF-1 "00" e "73" questo è un velivolo operativo che sta volando una non meglio specificata missione operativa in incognito e dove gli unici che potessero sapere chi fosse è chi era a conoscenza di quel tipo di missione e nessun altro.

La mia deduzione è che questo velivolo ha funzionato da "corriere" per portare "qualcun'altro" sotto al DC9.

sabato 14 giugno 2025

"....Guarda cos'è...." - Analisi del CVR del DC9 Itavia

Questo articolo riguarda alcuni approfondimenti su quello che concerne la scatola nera del DC9 scaricabile da qui


https://www.cittadegliarchivi.it/bluejay-web/ricerca/ca/213963?FrmPagCA=1&term=ustica%20cvr



IPOTESI NO#1:



Cockpit_voice_recorder_canale_1.mp3 42m12s

Cockpit_voice_recorder_canale_2.mp3 42m13s

Cockpit_voice_recorder_canale_3.mp3 46m43s


rispettivamente le ho chiamate nella seguente maniera anche per avere chiaro le differenze di registrazione.


Canale 1 Gatti

Canale 2 Fontana

Canale 3 Ambientale.



Dopo ripetuti ascolti per far combaciare le comunicazioni rispettivamente in modo corretto su tutti e 3 i canali e una volta messi in sincrono, si possono tralasciare a mio parere quelle piccole divergenze di timing dovuto fisicamente alla velocità con cui giravano le bobine (un po' come i giradischi, se il disco gira più veloce la canzone dura di meno, viceversa se il disco gira più lento), ma intanto salta subito all'occhio la differenza di lunghezza delle stesse. La spiegazione per me è attribuibile ad un fatto puramente pratico dovuto alla conversione da analogico in digitale.


La registrazione della cabina si ferma a 29m24s, si sente un CLOCK sonoro su tutti e 3 i canali. i Canali 1 e 2 continuano per 13 minuti a riprodurre audio di fondo. Stessa cosa per il canale 3 che per ancora altri 3 minuti aggiunti a quelli dei restanti due continua inspiegabilmente a registrare un rumore di fondo arrivando a quasi 1/4 d'ora di registrazione "nulla".

Gli altri 2 canali terminano a 42m12s(canale 1) e 42m13s(canale 2). Il secondo in più del canale 2 Fontana non è veritiero per il semplice fatto che a volte per arrotondamento in base ai decimali si riporta 13s invece che 12,879 secondi (è un esempio), si tratta comunque di pochi decimi di secondo che non hanno rilevanza al nesso del fatto che i 2 blocchi di corrente (DX e SX) si sono interrotti quasi nello stesso momento, vale a dire che il distacco dei motori è avvenuto a pochi decimi di secondo l'uno dall'altro.


Piccola osservazione: un DC9 in caduta libera non impiega 1/4 d'ora per piombare sul tirreno da 25000ft...


Tornando alle tracce, l'ipotesi più plausibile è che il quarto d'ora dopo il CLOCK, non è audio facente parte della cabina già in immersione in mare.


E' molto probabile che nella fase di conversione ANALOG/DIGITAL, le bobine con il nastro hanno continuato a "girare".

Il programma (ad esempio poteva essere lo stesso Audacity che si vede sul computer portatile del servizio televisivo, programma di editing che ho usato anche io) continua a registrare la pellicola della CVR ma obiettivamente senza incidere nulla.


Anche qui faccio di nuovo riferimento all'esempio del disco in vinile per farmi comprendere ovvero che la puntina a fine disco gira sempre sullo stesso solco emettendo un suono che non fa parte della canzone ma è il rumore riconvertito in audio della puntina che scorre sul disco, deduco sia stata la stessa cosa per il nastro del canale 3 Ambientale.


L'audio del CVR (CockpitVoiceRecorder) risulterebbe partire dalle 18.30z circa infatti le comunicazione di Grosseto non risultano comparire nell'audio che sono delle 18:26. Le prime identificabili sono le conversazioni poco precedenti al cambio freq. 127.350mhz.


gli audio dei canali 1 e 2, rispetto all'Ambientale iniziano un minuto dopo.

Anche qui deduco che il taglio dell'audio è stato fatto durante la conversione in digitale solo per prendere in considerazione l'ultima mezz'ora di volo dell'aereo come fase importante e saliente. Per quel che vedo io dallo spettro non si vede nulla di particolare e nulla di strano.

 
















Questa è la spiegazione che ritengo più tecnica possibile per spiegare il fenomeno della diversa durata dei 3 file audio.


La parte che più mi interessa e che volevo portare all'approfondimento grazie anche al thread citato a inizio messaggio è la seguente:


La questione del Guà... / Guarda cos'è



In uno scambio di email avuto con Cristiano ho voluto portare in evidenza un fatto che a me ha lasciato un po' perplesso che spiego di seguito.


A Giugno 2020 la Rai esce con un servizio firmato Pino Finocchiaro sul fatto che "è stata ripulita l'ultima parte della scatola nera" e quel che risultò essere un Guà...(parola troncata) come sempre affermato da tutti i periti, ora sembra che Fontana in maniera sufficientemente comprensibile dice la parola "Guarda cos'è?"


il link di youtube riguardo al servizio


https://www.youtube.com/watch?v=pOTIaNwEXlY&t=512s&pp=ygUXdXN0aWNhIGxlIHVsdGltZSBwYXJvbGU%3D



Da musicista che sono e per ovvi motivi mi capita spesso di lavorare file audio, mi sono voluto cimentare nell'ascolto e nel migliorare l'audio della registrazione.


quello che ne viene fuori è visibile nella fotografia di seguito



 










A sinistra della foto ho fatto il riquadro arancione delle comunicazioni delle 18.50 e con un cerchietto ho evidenziato lo spettro audio dove è "collocata" la frase di Fontana “Guarda cos’è?”, verrebbe da chiedersi “Ma come?....non doveva essere alla fine ?......”. 


Su questo fatto io farei alcune riflessioni


Andando verso destra proseguiamo verso l’ultima comunicazione radio come si vede nello spettro al centro della foto, e poi alla fine della registrazione possiamo ascoltare il “guà” spezzato prima dell’interruzione.



il link di seguito per scaricare la clip di 38 secondi che riguarda le sole conversazioni delle 18:50 del rettangolo di sinistra.


https://www.mediafire.com/file/1b5wvv9lbb1ald7/guarda_cos%2527e%25CC%2580_falso.wav/file


Ascoltando il file si sente:

18:50:45Z


Roma: «L'Itavia 870 diciamo ha lasciato Ponza 3 miglia sulla destra, quindi, quasi quasi, va bene per Palermo così.»

IH870: «Molto gentile, grazie. Siamo prossimi a 250.»

Roma: «Perfetto. In ogni caso ci avverta appena riceve Palermo.»

IH870: «Sì, Papa-Alfa-Lima lo abbiamo già inserito, va bene e abbiamo il DME di Ponza.»

Roma: «Perfetto. Allora normale navigazione per Palermo, mantenga 250, richiamerà sull'Alfa.»

IH870: «Benissimo, grazie.»


…e subito dopo Fontana (l'estrapolazione della parola è avvenuta sul canale 2) dice questa frase che, per quel che mi riguarda, non centra nulla con la fine dell'IH870 dato l’orario, semplicemente in quella fase del volo Fontana può aver visto la qualunque e non per forza aver visto qualcosa che facesse riferimento a jet militari, per me poteva aver anche visto un UFO ma sicuramente non è una frase detta per essersi stupito di aver visto qualcosa di strano svolazzargli accanto.



Arrivando alla fine dell'audio della cabina non c'è nulla di cui stupirsi.


Come riportato dai risultati delle perizie, dal Canale 2 di Fontana poco prima del CLOCK si sente il GUA' spezzato e c’è la prima piccola interruzione ovvero il distacco del primo motore e successivamente siccome il motore 2 ancora forniva energia si sente lo stacco definitivo della corrente elettrica il tutto in circa 1,5 secondi, compatibile con un “evento istantaneo”



 

















qui il link con i 12 secondi finali del CVR che confermano quello che dicono le perizie


https://www.mediafire.com/file/7qryr2xway5lrjx/GUA%2527.wav/file


qui il link con la barzelletta "sporca" e "i capelli bianchi" prima del fonema Gua' ascoltabile sul canale 2.

https://www.mediafire.com/file/yhus1jnsux7fbrn/Siamo_a_discorsi_da_fare_-_sporca_eh.wav/file 


ATTENZIONE:

Non sto facendo questo discorso per avvalorare la tesi da bombaroli, nè tanto voglio puntare il dito contro Colarieti (fondatore stragi80.it). Io sono propenso a pensare che "il Regime" si è appigliato all'ultimo scenario che per loro faceva comodo e che li teneva comunque fuori dalle vere responsabilità di quella sera.

Da ricordare che ci sono 2 versioni di battaglia aerea sbandierate:


Abbattimento del DC9 da parte di un caccia francese (AMATO-COSSIGA)

Abbattimento del DC9 dovuto ad una collisione con un caccia americano che inseguiva il MIG. (CIPRESSI-DE MONTIS)


Con il depistaggio del cedimento strutturale gli andò male

Con il depistaggio della bomba gli andò male


Non rimane che l'ultima strada del depistaggio da portare avanti per tenere la vera realtà dei fatti all'oscuro, ovvero quella di sbandierare una battaglia aerea (inesistente) tra vari caccia che volano a destra e a manca in SCRAMBLE, una megaorgia aerea stile Ace Combat mentre gli americani inseguono un MIG, un missile francese colpisce l’aereo mentre un caccia americano in concomitanza si infila nella carlinga DC9 lasciando fra i detriti il famoso serbatoio sponsorizzato da molti.


Le domande che mi viene da farmi sono:


Che file sono stati utilizzati per il servizio Televisivo? Sono gli stessi che ho usato io ?

E’ possibile chi ha realizzato il servizio possa essere stato depistato avendo ricevuto da analizzare e ripulire solamente la sezione che ho evidenziato in quei 38secondi ? 


IPOTESI NO#2

Se questi file audio disponibili su cittàdegliarchivi fossero inattendibili per la qualunque ragione e o manomissione, malevola o benevola che sia

tutto il mio ragionamento cadrebbe ma al tempo stesso dovrebbe cadere anche quello su cui ora siamo stati "indirizzati" ovvero che dal "Guarda cos'è" del pilota, noi possiamo desumere che vide qualcosa volare all'esterno per avallare la tanto voluta battaglia aerea.





venerdì 13 giugno 2025

Scenario Ciancarella - Ustica e non solo...

Capire a pieno lo scenario che il capitano ci espone da anni.



Per esporre questo argomento a pieno vorrei partire dalla "fine" e non dall'inizio.
Quello che espongo non è frutto di mie riflessioni o di miei opinioni personali

Chi è Mario Ciancarella:

EX Capitano dell'Aeronautica Militare in servizio pressa la 46sima Aerobrigata di Pisa e radiato con un decreto del Presidente Pertini datato Ottobre 1983 in concomitanza del suo arresto per insubordinazione e reso cartaceo allo stesso Ciancarella in maniera tardiva solo negli anni 90' (Pertini morì a Febbraio del 90').
Il decreto gli fu comunicato a voce in maniera ufficiale Ministero della Difesa nel '92 riferendo che "ordinariamente non viene consegnato agli interessati trattandosi di prassi amministrativa". Il Serg. Magg. De Biase smentì questo metodo riferendo che il decreto scritto gli fu recapitato in copia conforme alla radiazione. Nel 2010 Ciancarella con l'avvocato Casella iniziano il percorso Giudiziario che porterà il Tribunale di Firenze nel 2016 a convalidare il falso.

La Presidenza della Repubblica odierna a fronte di una richiesta di udienza da parte di Ciancarella, non ha risposto positivamente.

Gli allegati inerenti.






Chi è Mario Ciancarella per "Ustica".

Mario Ciancarella all'epoca dei fatti di Ustica era già Rappresentate del Movimento Democratico dei Militari per quel che concerne l'Aeronautica: Ufficiali, Sottufficiali etc. eletto con circa più della metà delle preferenze, era il marzo dell'80.
Una sorta di "Sindacato delle Forze Armate" che aveva portato alla luce elementi probatori per la faccenda del Monte Serra con il Pilota Murri. A seguito di questo Ciancarella fu minacciato da un "non ben definito" collega che gli disse che c'erano proiettili che volavano ad altezza occhi e che doveva stare attento.

Questi erano i famosi "dissapori" di cui Priore annota in S.O. ed è facilmente intuibile il perchè.
Avere un Sindacalista Democratico che vuole integrare la Costituzione ai regolamenti della F.A. che all'epoca erano tendenzialmente "totalitari" e oligcarchici nelle dinamiche non andava a genio. Aveva incontrato Pertini in delegazione nel 1979 con Sandro Marcucci. Presidente che disse a Ciancarella di fare affidamento ad un esponente dell'ANPI che Pertini stesso gli indicò per potergli far arrivare qualunque informazione relativa al marcio della F.A.

Ciancarella riuscì ad avvisare Pertini del pericolo gestionale dello Spazio Aereo se diviso in un determinato modo che lui e Marcucci avevano visto; quella mappa riservava zone d'ombra alle rotte militari che tagliavano fuori i controlli civili.

La vita di Ciancarella si incontra con Ustica quando gli arrivò la prima delle due telefonate di Dettori che affermò "Siamo Stati noi..." "non posso parlare qui mi fanno la pelle".
La seconda telefonata riguarda "la puttanata del MIG Libico". Dettori disse a Ciancarella di verificare gli orari degli atterraggi dei nostri velivoli e dei missili a guida radar e testata inerte.

Senza entrare nel tecnico dei missili inerti già spiegato altrove in questo forum volevo esporre quelli che sono i contorni di uno scenario molto più oscuro rispetto alla battaglia aerea di Priore.


A seguito delle rivelazioni del Dettori, Ciancarella e il collega del movimento Ten. Col. Sandro Marcucci iniziarono le loro indagini. Non fecero in tempo ad iniziare che Ciancarella fu processato per insubordinazione e radiazione nel 1983 e Sandro Marcucci fu accusato di truffa ai danni della Forza Armata. Si trattava della faccenda dei G.222 che Tascio volle vendere ai Libici, il quale chiedeva a Marcucci di avallare la "volabilità" con solo 2 piloti rispetto a che 2 piloti e uno specialista.
Marcucci si rifiutò e dopo altri tentativi l'A.M. decise di portarlo a processo e radiare anche lui dall'Arma.

Una volta radiati, i due Militari decisero di andare avanti con le indagini, fin dall'inizio Marcucci dubitò che il MIG partì dalla Libia per il discorso dell'autonomia, doveva essere per forza partito da una base italiana, secondo poi è impensabile che in data 18 Luglio durante l'esercitazione Devil's Jam, un MIG penetra le Difese NATO nel mediterraneo atterrando nella pancia del nostro Paese.

Arriviamo al 1987 quando a metà Marzo Dettori si rimette in contatto con Marcucci e Ciancarella. I 3 decidono di incontrarsi ma a fine mese venne ritrovato il corpo di Dettori impiccato ad un albero.

A seguito della morte di Dettori nei 5 anni successivi, Ciancarella e Marcucci avevano convalidato altri elementi che erano altamente probatori per dimostrare il tutto. Ciancarella aveva capito il perchè dell'utilizzo degli inerti a guida radar, che lasciavano comunque un effetto da decompressione esplosiva. Ciancarella fa l'esempio del palloncino che si sgonfia lasciandolo andare e un palloncino che scoppia per colpa di uno spillo. L'effetto che ne consegue è decompressione esplosiva nonostante l'elemento che provochi lo scoppio sia esterno.
Marcucci pare che abbia due teste che possono affermare che il MIG partì da Pratica di Mare, qualche giorno dopo questa comunicazione di Marcucci a Ciancarella, Marcucci morì il 2 Feb. 92 nel falso incidente aereo in loc. Cecina per controllare incendi. Dopo anni e riapertura del caso si certificò che non fu incidente ma omicidio con un ordigno al fosforo sito in un alloggiamento degli strumenti.

Lo scenario Politico che Ciancarella arrivò a deporre a Priore fu che "il DC9 è stato abbattuto con un atto intenzionale e volontario da parte di esponenti della nostra F.A." al fine di assecondare attraverso accordi dei Servizi e la CIA il metodo dell' "Attacco alla Fattoria". Ovvero prendere 2 dei "nostri", mascherarli da cattivi (il MIG)e attaccare la nostra stessa gente, così creando quel pretesto storico necessario, Casus Belli, per andare contro il Nemico in maniera "democratica".

Priore inserirà Ciancarella nelle "persone inconsapevoli portatori di elementi inquinanti". Ciancarella scrisse a Priore una lettera a risposta di questo fatto affermando che "se non arrivava a livello politico, era già sancito lo scagionamento dei 4 imputati". Se Ciancarella non fosse stato inserito tra gli "inconsapevoli", Priore lo avrebbe dovuto chiamare a deporre, ed è lì che Ciancarella avrebbe aperto il vaso di Pandora.

Qui è un mio ragionamento.

Molti si chiederanno giustamente "Perchè Ciancarella è l'unico che non è stato fatto fuori"?
La mia risposta è che la soluzione all'enigma è insita nella domanda stessa.
Con il suo omicidio, tutto ciò che lui ha sempre affermato ne dimostrerebbe la verità, piuttosto lo lasciano in vita facendolo passare per un pazzo inconsapevole.

Intervista ad ex pilota di TF-104G


Qui di seguito riporto alcune domande fatte ad un amico di famiglia che ha volato sui TF-104G di Grosseto. E' la stessa persona che mi ha fornito le foto delle pagine inerenti ai SIF/IFF presenti sui TF-104G

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------

L'IFF al quale si riferiscono alcune domande è l'AN/APX-46 (il modello vecchio che aveva i due pannelli IFF e SIF separati).




1) Il codice 73 che si inseriva nel SIF di modo 1 aveva un significato particolare?

NN RICORDO.


2) Hai mai sentito dire dai suoi istruttori o controllori di vecchia data che in tempi remoti (diciamo fino ai primi anni ‘70) il codice 73 del SIF di modo 1 indicava un’emergenza generica?

NN RICORDO TRANNE I 7500 7600


3) I CRC chiedevano spesso ai piloti di sqwakkare flash; ricordi se la richiesta veniva soddisfatta azionando il deviatore a levetta I/P o ruotando le manopole del SIF 1 su 73 fino al ricevuto del controllore?

LO SQWAKFLASH ERA UN IDENT MOMENTANEO AZIONATO CON l’I/P 


4) L’emergenza generica veniva sqwakkata ruotando la manopola MASTER dell’IFF su EMERGENCY o veniva segnalata in altro modo?

DIPENDE. SE SI SQWAKKA EMERGENZA CON LA MANOPOLA GLI SCHERMI RADAR SI FOCALIZZANO SU DITE E TRALASCIANO IL RESTO. CON IL CONTATTO RADIO E CON CODICE IDENTIFICATIVO ATTIVO ERA PIU’ GESTIBILE.


5) Quando si faceva una missione d'addestramento che prevedeva l'utilizzo del TACAN aeroportuale per l'avvicinamento, se questo era fuori servizio succedeva qualcosa di particolare a livello di pianificazione e conduzione di una missione d’addestramento? Si preferiva andare da un’altra parte o si faceva comunque la missione usando, se possibile, un altro TACAN?

SI ANDAVA ALTROVE O SI APPLICAVA ALTRA PROCEDURA CON ALTRA RADIO ASS.
AVV GCA: IN CONT. RADIO CON IL CONTROLLORE CHE DAVA INDICAZIONI DI PRUA E QUOTA  


6) Se ti è capitato di compiere una missione d'addestramento a Villafranca, era normale per andare verso sud (ad esempio Grosseto) usare una specifica radiale del TACAN di Piacenza come guida per volare in parallelo all'aerovia A-14 (Firenze – Bolsena) o si andava diretti dal TACAN di Firenze a quello di Grosseto o altro TACAN?

SI COMPIVA TRAMITE CONTROLLO RADAR IN USCITA E AVVICINAMENTO A VILLAFRANCA, RITORNO SI UTILIZZAVANO LE RADIALI SI AD ESEMPIO PIACENZA. 


7) Hai qualche ricordo sui codici SIF di modo 3 più usati? Ad esempio quelli che vi dava qualche controllo d'avvicinamento o Roma Military.

NON ERANO SPECIFICI, OGGI AD ESEMPIO SONO TUTTI 1XXX, PER I MILITARI C’ERANO LE  “PELE” NATO: ERANO CODICI “SIGNIFICATIVI”, I CODICI LI FORNIVA BRUXELLES.


8) Prima di una missione d'addestramento veniva fatto un briefing per pianificare la missione?

SEMPRE.


9) Capitava di usare l'INS durante le missioni d'addestramento? Era normalmente utilizzato o lo era solo in casi rari?

NON SI USAVA, MAI FUNZIONATO BENISSIMO. SI ANDAVA PER RADIOASSISTENZE PER CONVENIENZA, MOLTO COMPLESSO DA PROGRAMMARE


10) Hai mai sentito parlare di ordini di transponder ON/OFF?".

SIMILE ALL UTILIZZO DELL IDENT I/P


11) Il SIF-3 sull’ TF-104G per essere presente, doveva essere presente anche il SIF1 ?
 
IL SIF MODO 1 ERA SEMPRE ATTIVO.



FINE


giovedì 12 giugno 2025

Perizie, Decreti di Sequestro, Relazioni, la Sentenza Ordinanza del Giudice Rosario Priore e i 3 Volumi della Repubblica

https://www.mediafire.com/folder/cgct9725wa94b/Documentazione_su_Ustica


Attraverso il seguente link è possibile reperire le Perizie,  Decreti di Sequestro, Relazioni, la Sentenza Ordinanza del Giudice Rosario Priore e i 3 Volumi della Repubblica forniti gentilmente dalla studiosa Laura Picchi che a questa storia ha dedicato Vita e Tesi di Laurea.

Attraverso i 3 Volumi si possono reperire molti documenti di un certo interesse.

martedì 10 giugno 2025

L’Emergenza Generale che mai fu lanciata.


Si è da sempre affermato con l'inizio delle indagini del Giudice Priore che Mario Naldini e Ivo Nutarelli, i 2 istruttori di volo a Grosseto poi passati alle Frecce Tricolori, lanciarono per 3 volte l'Allarme Generale allertando la Difesa Aerea riguardo una situazione critica sui cieli della Toscana.



Secondo il Giudice Priore la sera del 27 Giugno 1980, il velivolo TF-104G (MM54253) con a bordo gli Istruttori Mario Naldini e Ivo Nutarelli “sqwakkarono” (in gergo lanciare/emettere) tramite il SIF* 1 il codice di EMERGENZA GENERALE “73” per 3 volte, questo per segnalare una “situazione critica” nella zona fra Firenze e Grosseto (avrebbero visto il MIG che volava in ombra al DC9). 
Questa affermazione del Giudice Priore, che associa al codice “73” del SIF 1 il codice d’emergenza, deriva dal manuale NATO declassificato che è stato fornito al Giudice durante la fase istruttoria (WP000754_001 del 27-07-95)Porre il beneficio del dubbio sull’attendibilità di questo manuale non è un errore ma anche dando per “buono” ciò che riportano, si evidenzia nel corso della lettura che la questione del codice SIF 1-“73” per le EMERGENZE non ha fondamento d’esistenza.

*(S.I.F. - Selective Identification Feature, Selezione di Funzione Identificativa)

WP000754_001 Vol 3. Fasc 99 del 27-07-95

01 - UK STRIKE COMMAND
02 - SAC - STRATEGICAL AIR COMMAND
03 - UK AIR SUPPORT COMMAND
10 - COME LO 01 - UK STRIKE COMMAND
20 - COME LO 01 - UK STRIKE COMMAND
22 - VI ATAF - (GRECIA - TURCHIA)
23 - ACLANT - UK MARITIME FORCES (ANTISOMM)
32 - ACLANT
33 - ACLANT
50 - FRANCIA
52 - AFSOUTH (NON RISULTA UTILIZZATO)
53 - AFCENT/AFSOUTH - MARITIME AIRCRAFT/SORVEGLIANZA MARITTIMA (ANTISOM)
61 - AFCENT
62 - V ATAF/ACLANT - ATTACCO/TARGET
63 – V ATAF/ACLANT/AFSOUTH - INTERCOTTOM
70 – MAC - TRASPORTO AEREO
73 - EMERGENZE
12 - VI ATAF/AFCENT
42 - RAF(NEAF) VELIVOLI SCHIERATI NEL SUD/ACLANT
40 - ALTRE FORZE/TEDESCHI DI DECIMO

Ad assecondare questo schema che riporta il “73” come “EMERGENZA” ci sono gli interrogatori dei controllori della Difesa Aerea. I vari Del Zoppo, De Giuseppe, Cozzolino, Ogno etc. affermano nella maggior parte dei casi e in base ai loro ricordi che il “73” poteva significare EMERGENZA. Lasciando il dubbio se fu affermato in buona o in cattiva fede, ai fatti questo fu depistaggio.

A smentire l’usanza di questo codice “73” del SIF 1 ci pensa il regolamento I.T.A.V. del 1979 approvato dallo stesso Gen. Bartolucci:

Vo.1  Fasc.50 - WP017352_001

ITAV - 212/423/T3-6

NORME PER LA ESECUZIONE DEI CONTROLLI IN VOLO DEI RADAR SECONDARI DI SORVEGLIANZA
EDIZIONE 1979
A.M. ISPETTORATO DELLE TELECOMUNICAZIONI E DELL'ASSISTENZA AL VOLO
2^ REPARTO 1^ UFFICIO "PIANI E SVILUPPO”
4^ REPARTO 2^ UFFICIO "RADIOASSISTENZE"

1.   APPROVO LA PRESENTE PUBBLICAZIONE ITAV - 212/423/T3-6: "NORME PER L'ESECUZIONE DEI CONTROLLI IN VOLO DEI RADAR SECONDARI DI SORVEGLIANZA".

EDIZIONE 1979.

2.  LA PRESENTE PUBBLICAZIONE ABROGA E SOSTITUISCE QUALSIASI DISPOSIZIONE PRECEDENTEMENTE EMANATA SULLA MATERIA.

L'ISPETTORE
GEN. S.A. LAMBERTO BARTOLUCCI

Il punto “2” ci dà la certezza che ogni disposizione data in precedenza viene annullata dal seguente regolamento.
Il manuale declassificato fornito dalla NATO faceva riferimento a procedure sicuramente antecedenti alla data di emissione del suddetto regolamento. La declassifica avvenuta nel 95 faceva molto probabilmente riferimento a procedure emanate almeno 50 anni prima considerate le norme di segretezza degli Stati Uniti, rimaste in vigore fino all’arrivo dei nuovi manuali NATO e relative PELE degli anni ‘75/’80.
All’interno del regolamento sono descritte le procedure per segnalare un’emergenza, di seguito il link per una lettura completa:


Da nessuna parte viene minimamente menzionato che il SIF 1-“73” potesse significare emergenza.
Non si può comunque escludere che il SIF 1-“73” potesse avere la funzione di codice d’emergenza in tempi antecedenti al regolamento I.T.A.V. del ’79.
Ciò può essere spiegato grazie al “treno di impulsi” che venivano visionati sullo schermo radar del controllore tramite quel codice, di conseguenza la traccia assumeva un aspetto più “visibile” e che non passava inosservato.

Nel 1980 si faceva uso dei cosiddetti “SQWAK FLASH” che permetteva ai controllori una visualizzazione maggiore di una determinata traccia sul monitor per numero “x” giri d’antenna. Il FLASH poteva avvenire ad ogni codice di SIF 1-2-3 attraverso un interruttore/switch chiamato “I/P” presente sui velivoli, pulsante IDENT sui velivoli civili.
Il codice SIF 1-“73” non aveva un utilizzo specifico dato che la sua funzione d’emergenza è stata “sostituita” con il regolamento I.T.A.V. dell’anno precedente.
Probabilmente rimase semplicemente come codice “NOT USED” ma poteva essere utilizzato per seconde funzioni operative in accordo con i controllori/guida caccia.

E’ plausibile che in fase di Briefing di una determinata missione si concordasse anche un determinato “significato” da applicare agli SQWAK FLASH “73” emessi da parte del pilota in determinate circostanze.
esempio:
- Segnalare avvicinamento ad aeroporto militare (Villafranca e Grosseto per le tracce          LK017 – LL464)
- Segnalare avvenuto ricongiungimento con un altro velivolo (AA464-LE011)
- Varie ed eventuali.
Per quanto riguarda i codici di emergenza, essi venivano sqwakkati sul SIF 3* (MODO 3/A per i civili) composto da 4 cifre.
Nella maggioranza dei velivoli militari (G-91, F104, MB326) era modificabile solo la prima coppia di cifre, la seconda rimaneva "00":
“7500” – dirottamento (nel caso dei voli civili)
“7600” – avaria radio
“7700” – EMERGENZA GENERICA**

*Il SIF 3 (militare) o il MODO 3/A (civile) sono fondamentalmente lo stesso codice [...].
Se un F-104 emette un SIF 3 = 5400, il controllo del traffico aereo civile lo leggerà come MODO 3/A = 5400
 
**Da non confondere con “Emergenza GENERALE” che riguarda l’incolumità e la sicurezza del nostro Paese. Per “EMERGENZA GENERICA” si intende una qualunque avaria al velivolo che il pilota sta manovrando; riguarda situazioni “interne” e non “esterne”; qualsiasi anomalia “esterna” (ad esempio un velivolo intruso in ombra ad un aereo civile) sarebbe stata comunicata via radio.

NOTA:
il codice “7300” di cui si legge anche nelle richieste d’archiviazione emanate dalla Procura, probabilmente è una totale mistificazione di qualcuno che in tempi antecedenti ha associato in maniera ARBITRARIA e TOTALMENTE ERRATA la “fasulla” emergenza del SIF 1 = 73 ai codici a 4 cifre del SIF 3, trasformando miracolosamente un “73” in “7300”. A conferma di questo si ha un’intervista recente di Alberto Moretti*.
Moretti afferma che:
“il codice 7300 poteva essere un normalissimo codice fornito dal traffico aereo e non aveva alcun significato di emergenza, gli unici codici di emergenza erano il 7600 e il 7700”. Questo sta a significare che Moretti parla del SIF 3 che veniva assegnato direttamente dai controllori della D.A. e/o del traffico aereo come ad esempio il codice “5400” che riguardava GROSSETO AVVICINAMENTO (APP), “4200” ROMA APP. Non fa minimamente riferimento al SIF 1.
Moretti afferma anche che in base ai suoi ricordi non gli risulta che quella sera Naldini e Nutarelli sqwakkarono i codici di emergenza o segnalarono alcun tipo di emergenza. Dato l'impatto emotivo che può avere una situazione di "ALLARME GENERALE" su una persona, è assai difficile pensare che un pilota non ricordi una situazione di questo tipo anche se non riguardava direttamente lui stesso, oltretutto allo stesso Gruppo di volo.
Per tanto rileggendo la frase precedente in grassetto si può indurre a pensare che secondo Moretti, Naldini e Nutarelli non lanciarono alcun tipo di allarme.

*Alberto Moretti: Già Comandante delle Frecce Tricolori '90-'92, nel 1980 era pilota presso il 20° Gruppo di Grosseto e secondo i registri della base era in volo il 27 Giugno 1980 fra le 19:40 e le 20:50 in missione d'addestramento, negli stessi frangenti temporali di Mario Naldini e Ivo Nutarelli.

E’ certo che un Allarme Generale che poteva mettere a repentaglio il nostro paese non poteva essere segnalato tramite il mero utilizzo di un codice SIF1 come il 73, che per l’appunto nel 1980 non stava più a significare “Emergenza”. Negli anni ’80 la maggior parte degli aeroplani militari (G91, F-104 etc.) era dotata di pannelli SIF/IFF e per segnalare emergenza si utilizzava una apposita manopola MASTER

Su un TF-104G era presente il seguente pannello SIF/IFF:



























La procedura d’emergenza si azionava tramite la manopola MASTER; si ruotava su “EMERGENCY” ed indipendentemente dalle risposte di SIF 1 e SIF 3 questo azionava gli allarmi acustici e le luci d’emergenza all’interno delle sale radar della Difesa Aerea.


Dal pannello SIF/IFF raffigurato si può anche confermare che un TF-104G non poteva trasmettere risposte di solo SIF 3 in quanto non aveva la possibilità di escludere il SIF 1 (OUT).
Questo elemento dimostra che il velivolo che affianca il DC9 sulla Toscana non può essere un TF-104G dato che ci sono molti giri d’antenna a qualità 7 dove è presente il solo SIF 3.

Questo velivolo incognito ed “in incognito” dato il SIF 2-“7777”, come riportato dal Tab. di Poggio Ballone, emette codice SIF 1-“73” per permettere al controllore di avere in maniera ben distinta la traccia del suddetto velivolo.
Gli SQWAK-FLASH con il SIF 1-“73” sono avvenuti alle:
- 18:00z nel momento in cui il velivolo è in Avvicinamento a Villafranca
- 18:25z fase in cui LL464 ed LE011 entrano in formazione
- 18:42z momento in cu il velivolo LL464/LG403 è in avvicinamento a Grosseto, ripetuto per 2 giri d’antenna dovuto probabilmente al fatto che il pilota in quel momento è “impegnato” a settare il velivolo per l’atterraggio.


L’aereo in incognito e il perché usare SIF 1-”73”


La traccia vista da Poggio Ballone che vola accanto al DC9 emette una serie di codici SIF 1-2-3 che non ne permettono un’identificazione chiara.
In ambito militare i codici del SIF 1 corrispondo ad una determinata “classe” e “zona di competenza operativa” di un determinato velivolo. Il SIF 2 ha la funzione di identificazione del velivolo e del pilota, le prime due cifre indicano il nome radio del pilota/velivolo e le altre due cifra ne indicano la “provenienza”.



Di seguito si riporta una tabella dei SIF 1 che erano effettivamente in uso nel 1980

















Esempio:
un velivolo che emette determinati codici
SIF 1 SIF 2 SIF 3 
  62  2316 1500

corrisponde al 7° velivolo del 154° Gruppo di Ghedi, classe intercettore in funzione (probabile) di “CHASER” (F-104).

La traccia che è di nostro interesse, AA-LL464 emette i seguenti codici:
SIF 1 SIF 2 SIF 3 
  00  7777 0000
  73         7777 4200
  73         7777 5400

Il codice SIF 1-“00” indica un velivolo militare che non ha esigenze di farsi riconoscere oppure impegnato in specifica missione. Si tratta di un codice ad uso misto utilizzabile da qualsiasi velivolo militare NATO, tale codice potrebbe essere impiegato anche da velivoli di costruzione occidentale venduti a paesi non appartenenti alla NATO.

La medesima definizione può essere applicabile anche al codice SIF 2-“0000” e “7777”.
Tali codici di SIF 2 venivano assegnati a terra dallo specialista e non potevano essere cambiati dal pilota durante il volo. 
Per poter rendere un velivolo “non identificabile”, le soluzioni potevano essere 2:
- Volare a transponder spento
- Emettere codici SIF che non corrispondono ad alcun ruolo vigente in quel periodo.

Un velivolo che emette codici di SIF 1-“00” e “73”, è chiaro che è un velivolo che “volontariamente” sceglie dei codici che in quel periodo non inquadravano alcun tipo di ruolo, a differenza dei codici 61-62-63.
Questo non permetteva di risalire all’origine del velivolo mantenendo così la segretezza della missione.
Solo chi era a conoscenza della missione poteva sapere che quel velivolo con quei codici “UNKNOWNS” era il velivolo di “quello stormo” pilotato da “quel pilota”.

Conferma di questo reperibile tramite il documento Vol1. Fasc.245 pag.4 - pag. 5:


Il seguente documento NATO riporta la possibile identificazione delle tracce presenti quella sera tramite i codici di SIF 1:


La NATO comunica “possibile identificazione” e non “corretta identificazione” dato che per individuare con precisione il ruolo e la funzione di un velivolo era insufficiente la sola risposta del SIF 1. 

Si può affermare dunque che per rendere “incognito” un aereo in assetto operativo lo si poteva fare con:

- I codici SIF 1 esclusivamente a “fondo scala”, quindi erano utilizzabili il codice “00” e il “73”
- Il codice SIF 2; si utilizzavano le cifre “0000” oppure “7777” o comunque 4 numeri in serie uguali impostate direttamente a terra dallo specialista. La conferma di questo utilizzo di numeri tutti uguali può arrivare direttamente dagli interrogatori dei controllori della D.A. i quali hanno affermato che:
"Un SIF 2 che riporta 4 cifre uguali era un fatto "anomalo".
- con l'utilizzo dei SIF 3 detti "non discreti" (0000 - 1000 - 1200 etc.)

Con questo si può pertanto ribadire che:
il SIF 1-“73” non stava a significare certamente EMERGENZA, poteva essere usato come SQWAK FLASH data la praticità del "fondo scala" ed un eventuale scopo "secondario" poteva essere quello di impedire la reale identificazione di una traccia, non dargli un identificazione precisa e rendere poi impossibile risalire allo stormo e al velivolo.

L’aereo che vola accanto al DC9 non è un TF-104G date le sole risposte di solo SIF 3 ma bensì un altro velivolo in missione operativa che non vuole farsi identificare, non SQWAKKA alcun tipo di "Allarme Generale" secondo le disposizioni vigenti (ITAV) e risulterebbe essere un volo "tracciato" dalla D. A. per cui una certa "importanza operativa" doveva pur averla.