venerdì 16 maggio 2025

I 2 TF-104G di Naldini e Nutarelli


Di seguito riporto un’analisi riguardo agli eventi del 27/6/1980, ricostruzione basata su fatti ed elementi evidenti, estrapolati da Cristiano e reperibili sul suo sito. Sono elementi basati sull’oggettività del materiale a disposizione; con particolare riferimento alla tratta Villafranca-Grosseto di una missione di addestramento del 4° Stormo di Grosseto.




Secondo la S.O. del Giudice Rosario Priore, 2 TF-104G pilotati rispettivamente dagli istruttori Mario Naldini e Ivo Nutarelli (MM 54253) e dall’Allievo Giannelli (MM 54261), di ritorno da una missione di addestramento da Villafranca verso Grosseto, incrociano la rotta del DC9 e vi voleranno in parallelo talmente vicino da notare “qualcosa di strano” e lanciare per 2 giri d’antenna (si dice anche 3 ma ci arriverò dopo) il codice SIF modo1: 73, segnalando un’emergenza generale nei cieli poco prima di condursi all’atterraggio.
Sempre secondo la S.O., Nutarelli e Naldini potevano essere dei testimoni o persone a conoscenza dei fatti e sarebbero stati chiamati a deporre una settimana dopo gli eventi di Ramstein (28/8/88) dal G. Bucarelli. Priore esclude che i fatti di Ramstein potessero essere addebitati al fatto di “togliere di mezzo” dei testimoni scomodi. Dopo gli eventi di Grosseto il DC-9 prosegue la sua rotta passando per BOLSENA-ROMA-LATINA-PONZA infine verso PALERMO. nella zona del Punto Condor alle ore 18:59:45z viene trasmesso l’ultimo segnale transponder del DC9 Itavia(SQWK 1136), non prima di avere un’altra traccia non identificata che si dirige a gran velocità verso di esso in direzione perpendicolare alla rotta dell’aereo.





Dagli elementi estrapolati dal sito di Cristiano:

si può ben constatare che non sono Naldini e Nutarelli che affiancano il DC9 e del perché quel volo d’addestramento (MIX433 INT8) non è di addestramento ma è in realtà una missione operativa e probabilmente non effettuata da un TF-104G ma da un altro velivolo.

Il fatto che non è una missione d’addestramento è dipeso dal fatto che è un volo che è stato tracciato dalla Difesa Aerea. Se fosse stato un volo di addestramento, come quello di Naldini e Nutarelli (MIX 432), non avremmo dovuto trovarne alcun plottaggio e alcun tracciamento.
Il 1 Aprile 1980 fu introdotta la FPA, Free Plot Area; una zona compresa fra Tirreno Meridionale-Sardegna-Francia-Ambra-14 e parte dell’Ambra-13 come perimetro orientale.
In sostanza quest’area consentiva ai radar militari di avere una “pulizia” sugli schermi per avere in evidenza solo le TRACCE SIGNIFICATIVE. I voli civili, voli addestrativi, Cessna etc. che decollavano, attraversavano e atterravano nello spazio aereo di quell’area venivano classificati come friendly automaticamente e venivano “esclusi” sul monitor ma si registrava in concomitanza l’informazione sul computer per una ipotetica estrazione in caso di incidente aereo. Le missioni d’addestramento venivano tracciate se venivano azionati i codici SIF per l’identificazione.

 Un altro elemento che può indurre a pensare che quella non è una missione addestrativa è il disinteresse nel pianificare il volo da parte dei piloti, l’importanza della missione seppur addestrativa implica un certo impegno


- Ore 17.19Z – canale 26 – cass.VII/30
X : chi è?
X1: (Gerry) per favore.
X : sono qua, dimmi.
X1: senti (Gerry) allora... il pilota della 433 l'abbiamo informato che doveva scegliere tra la procedura (PAI) 1 e (PAI) 2 Ghedi.
[...]
X1: è questo il discorso... e lui insisteva dicendo, dice, ma noi vogliamo fare la procedura a Villafranca, neanche.. cioè sottoponendogli la scelta tra procedura (PAI) 1 e (PAI) 2 neanche ci ha detto quale delle due vuol fare, dice che vuole andare a fare la penetrazione comunque sia a Villafranca, a questo punto io non so come potrà fare la penetrazione, dice, probabilmente... non lo so che cosa può fare.
[...]
X1: questo quando... quando decolla e entra in contatto con te, tu glielo puoi fa... gli puoi richiedere questa cosa?
X : ma ho capito, se lui non se la vede prima dove va dopo Bologna?
[...]
X : allora gli dici... o gliela cancelli oppure l'autorizzi a Villafranca via (PAI) 2 Ghedi.




Al netto di questi elementi si può ipotizzare una “sostituzione di missione”.

Tornando “all’inizio degli eventi”, dai registri di Grosseto consegnati all’A.G. risulta che le missioni addestrative del pomeriggio/sera del 27/6/80 erano così schedulate (orari espressi in “locale”):

SI ELENCANO QUI DI SEGUITO I VELIVOLI CHE HANNO VOLATO NELLA FASCIA DI INTERESSE CON ACCANTO IL NUMERO DI MISSIONE RILEVATO:

- TF104 GROSSETO 1730 1810 TC BERNARDIS ST GIANNELLI MIX 434;
- TF104 GROSSETO 1730 1840 CA NALDINI ST BERTOLASO MIX 431;
- TF104 GROSSETO 1730 1835 CA BERGAMINI ST POGGI MIX 431;
- TF104 GROSSETO 1940 2050 CA BERGAMINI ST MORETTI; 
- TF104 GROSSETO 1930 2045 CA NUTARELLI ST NALDINI MIX 432;
- TF104 GROSSETO 1930 2035 ST GIANNELLI MIX 432.

"il volo di addestramento di una coppia di F104 atterrati in sequenza a Grosseto" di cui parlano i periti è la MIX 432, questa missione qui però non ha niente a che vedere con quanto riportato nel registro avvicinamenti di Villafranca, che indica MIX 433 e un solo aereo (TX).

Stando ai fatti chi avrebbe volato la missione a Villafranca sarebbe stato teoricamente un solo velivolo TF-104G(MM 54230) pilotato da Bergamini/Moretti; la MIX 433 INT 8 prevedeva avvicinamento radar di precisione verso Villafranca e poi ritorno verso Grosseto.
Alle ore 18:00z circa appare vicino Villafranca la traccia LK017 sqwakkando il codice SIF modo1: 73, cit. S.O. “








E’ evidente che da parte del Collegio Peritale (C.P.) il codice 73 veniva usato per evidenziare la posizione sugli schermi dei controllori della D.A. chiamata traccia coi “baffoni”
In tal caso LK017 sqwakka 73 per segnalare che è in avvicinamento a Villafranca.
Erroneamente i periti associano le tracce LK017 e le successive LE011 e AA464 ai 2 TF-104G nella zona di Villafranca che rientreranno a Grosseto. In seguito si potrà valutare l’effettivo errore del C.P.
In tabella i rispettivi tabulati dalle 18:00z alle 18:45z del volo di rientro a Grosseto:





Legenda:
GIALLO: Gruppi di plot dove viene riportato il codice 73
VERDE: Plots con SIF modo1 escluso, attivi il modo2 e/o 3.
ROSSO: Buco temporale TAB. POGGIO BALLONE

Nella prima riga gialla LK017 dalla THR di Potenza Picena Sqwakka codice 73, a differenza di Poggio Ballone che non riceve la battuta come evidenziato. Fatto con lo scopo di segnalare al controllore di Villafranca l’avvicinamento del velivolo.
Vi seguono altri Plot intorno alla zona dell’aeroporto.


 







Alle ore 18:17:12z compare LE011, a giudicare dalla velocità è un aereo in accelerazione decollato da Villafranca che si dirige per navigazione NDB verso Bologna NDB; data la assenza di strumenti per la radionavigazione con NDB sugli F-104S/TF-104G si può escludere che quel velivolo è un “104” di ritorno da Villafranca. E’ Plausibile che il velivolo decollato da Villafranca (LE011) sia il MIG23, aereo dotato di navigazione NDB

Oltre alla LE011 compare AA464 alle 18:23:47z, per codici SIF è velivolo militare in apparente “ricongiungimento” con LE011. Avvenuto il ricongiungimento di AA464 con LE011, AA464 sqwakka il 73 alle 18:25:21z per segnalare l’avvenuto ricongiungimento ed LE011 scompare. La domanda sorge spontanea:
“a chi lo doveva segnalare per l’esattezza? AWACS?/Difesa Aerea?”

Le tracce/i velivoli LE207-LE200 sqwakkano i codici SIF:

                       SIF1 SIF2 SIF3
LE200 01   - 1020
LE207 10   - 1022

Dal carteggio di Poggio Ballone risultano aerei che volano in aerovia che emettono i codici di SIF MODO 1 e MODO 3, la presenza del MODO 1 ne certifica l’essere voli militari. Il SIF MODO 1 - 10/01 secondo quanto riportato dagli interrogatori, si può affermare che identificavano un AWACS o “simili”.
Nel momento in cui AA464 imposta il ricongiungimento con LE011, le due tracce sopracitate impostano rotte diverse e differenti, inibire il SIF1e portarsi a quanto si può intuire all’atterraggio su Cervia per LE200 e una base del nord come Istrana o Aviano per LE207. 

Nella zona di Firenze si assiste all’incrocio di vari aerei tra cui LG461 (probabile PD808 che atterrerà a Pratica, “Flyjet57”, vedere S.O.), AA464(in coppia con LE011), IH870 e l’IH779.

Una volta superata Firenze si avranno i voli civili IH870-779 sulla FRZ-153 VORTAC di Firenze, AA464 (sempre in coppia con LE011) che si portano sulla radiale del TACAN di Piacenza ed LG461 che con molta probabilità si trova al di sotto di IH870/IH779.







18:26z circa Ciampino chiama l’IH870, vede che sta andando verso Grosseto. Il DC9 risponderà che “non si sono mossi”.
Dai tabulati di Ciampino si vede che tra la rotta di AA464 e la rotta di IH870 è presente più di un plot che inizialmente sono leggermente sconnessi dall’IH870 verso WSW per poi trovarsi a metà strada fra le due rotte.
Questa è la fase in cui durante il buco temporale di Poggio Ballone di 3 minuti e 34 secondi, probabilmente avviene uno scambio di aeroplani:


LG461 che si trova sotto i 2 Liners si accosterà a AA464/LL464, plot probabilmente visto da Ciampino che ne ha causato quella strana affermazione. In concomitanza LE011 (il MIG) si sposterà dalla 464 verso IH870. Successivamente la 464 procederà verso l’atterraggio usando la Hi-TACAN 03 sqwakkando per 2 giri d’antenna il codice 73, utilizzato di nuovo per trasmettere la posizione sugli schermi radar.




Per codici SIF/IFF il velivolo AA464/LL464 non è un TF-104G in quanto lo strumento montato su tali aeroplani non permetteva di escludere il modo 1 e mantenere attivi gli altri 2, dal tabulato riportato nelle precedenti pagine si evidenziano numerosi plot con il SIF1 escluso, il 2 e 3 attivi anche in maniera alternata. Di seguito si riportano le 4 pagine del manuale del TF-104G dove viene spiegato il funzionamento.












per la lettura:








Un TF-104G poteva rispondere nei modi riepilogati in tabella Qualunque altra combinazione di risposte non può essere attribuita ad un TF-104G.

 


E’ dimostrato in tal senso che:

- Non sono Naldini/Nutarelli/Giannelli a volare la missione a Villafranca. Loro si trovano nella zona interna verso l’aera di Perugia oppure ancor più probabile verso la FPA (Free plot area), un’aera libera da tracciamenti nello spazio aereo sito fra Italia e Francia.
- La missione addestrativa MIX 433 è stata sostituita con una missione sicuramente operativa altrimenti come detto anche prima non sarebbe stata tracciata dalla D.A., è operativa anche per il tipo di codici di modo 2 dal velivolo 464. (SIF 2 – 7777 = Unknown/Intercettore)

- per quanto il volo fra 464 e IH870 è in parallelo, i due aerei si trovano comunque a circa 20km di distanza l’uno dall’altro. Tale distanza ad occhio nudo è troppo alta per poter permettere un’identificazione chiara di una determinata circostanza; in quella giornata era sfavorevole per condizioni climatiche il manifestarsi della scia di condensazione.

Per quanto riguarda la fase finale del DC9 è difficile giungere a delle conclusioni Certe al 100%.







La figura D.3 del radar di Licola ci mostra la traccia LK477 ed AG266, dalle telefonate registrate gli orari di AG266 differiscono con quanto riportato sulla mappa,
AG266 viene dato su Ponza alle 18:50.

Se LK477 è associabile al DC9 in quanto traccia inizializzata nella zona di competenza del radar di Potenza Picena, chi è AG266 che secondo i radaristi si trova alle 18:50 su Ponza e non alle 19:04?

Le 19:04 è l’orario in cui è transitato l’Air Malta, ma AG266 non sembra associabile all’Air Malta dato l’orario delle 18:50. 

Se non è il DC9 e neanche l’Air Malta, AG266 presumo che possa essere un velivolo in ombra al DC9, o per lo meno che lo insegue per arrivarci vicino.
La velocità rilevata è di 600nm rispetto alle 450nm del DC9.

Per tanto ritengo più opportuno riportare la mappa con il seguente orario modificato.






La mia personale ipotesi (perché al momento solo ipotesi si possono fare tenendo tutti gli elementi da conto) è che il DC9 è stato vittima di un’azione di abbattimento intenzionale con missili a guida radar e testata inerte. La guida radar giustificherebbe la perpendicolarità dei plots dell’aggressore; il DC9 è visibile in maniera distinta con una sezione molto grande di superficie riflettente, la testata inerte giustificherebbe l’effetto di “decompressione esplosiva”, un DC9 a 25.000 è come un palloncino gonfio. Se si buca un palloncino con uno spillo, lo strappo su di esso risulterà con delle “slabbrature” verso l’esterno.

Chi ha sparato è difficile da stabilire, chi doveva compiere la manovra doveva sicuramente stare al “riparo” dai radar civili. La migliore condizione per far questo è portarsi con un velivolo al largo della costa est della Sardegna e poi portarsi verso Est al punto CONDOR.

Il Killer potrebbe essere decollato da Grosseto ed essersi portato poi verso la Sardegna attraverso una delle zone d’ombra di cui parla anche l’ex capitano Ciancarella. 






Scenario attendibile data anche la telefonata del radarista di Poggio Ballone, Mario Alberto Dettori in cui gli comunica “Comandante siamo stati noi…non posso parlare perché qui mi fanno la pelle…”.

Secondo Priore, l’Aeronautica Militare aveva due lotti da 6 Missili Inerti a guida radar, uno non fu mai trovato durante le ricerche.



Non sono in grado di fornire ulteriori analisi più approfondite riguardo all’abbattimento, se non rifarmi a terze fonti

Per quanto riguarda gli eventi di Grosseto è provato che non ci furono Naldini e Nutarelli accanto al DC9 e che probabilmente quella missione è stata una missione adibita alla scorta di un velivolo (MIG) nei pressi del DC9 per mettere in atto la grande trappola che era stata preparata.

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